Stando agli archivi rinvenuti a Pieve Santa Restituta, il sito di coltivazione di Sugarilla era già dedicato alla coltivazione dell'uva nel 1500! Il nome deriva da "suber" in latino, e significa quercia da sughero, verosimile pensare fossero piuttosto diffuse nella tenuta all'epoca. Qui, nel sito di maggiore crescita dell'azienda, terreni rocciosi bianchi (poveri di sostanze nutritive e ricchi di argilla calcarea), eccellente drenaggio, esposizione sud-occidentale e ventilazione che arriva dal mar Tirreno creano le condizioni ideali per produrre grandi vini. Come per gli altri brunelli della tenuta, l affinamento prevede un anno di barriques e un anno di tonneau.