E' ottenuto da Cabernet Sauvignon, da un vigneto piantato da Angelo Gaja nel 1978. Fu suo padre Giovanni a dare involontariamente il nome al vino. Al momento dell'impianto, quando le barbatelle di Cabernet Sauvignon presero il posto delle viti di Nebbiolo, "Darmagi!" (che peccato) fu il primo suo commento in dialetto. Splendido colore nero-viola-melanzana di totale opacità. Naso molto ricco, di eccellente concentrazione. Grande forza aromatica di frutta matura e di spezie. Ottimo l’equilibrio, con l’ingente componente tannica che accende la sensazione di amarezza, quasi del tutto avvolta nello sviluppo del sapore dalla fluente morbidezza gustativa disponibile. Impeccabile il bilanciamento dell’indice d’equilibrio aromatico frutto/legno. Pulizia enologica esecutiva impeccabile. Un vino di tannica maestosità che può invecchiare in bottiglia per moltissimi anni. Servizio 18-20° bicchiere Grand Ballon Abbinamento Piatti saporiti, primi e secondi importanti. Ideale con il tartufo .