Villa Russiz ci presenta Maisha. Le cui uve vengono interamente raccolte a mano, a perfetta maturazione e nelle ore più fresche del mattino. Pressatura soffice delle uve intere. Imbottigliato dopo 8-9 mesi dalla vendemmia.
Il colore giallo paglierino fa da preludio agli avvolgenti sentori tipici di mandorla, di erbe di campo, salvia e menta. Mentre al palato si presenta rotondo, con tenore di acidità leggermente inferiore agli altri vini della cantina.
Perfetto l’abbinamento con il Prosciutto di S. Daniele, si sposa anche con le erbe primaverili come il luppolo, i bruscandoli, il silene declinate in primi piatti o frittate. Adatto anche ai crostacei perché ha la giusta mineralità per esaltarne il sapore.
Cantina | Villa Russiz |
Denominazione | Collio D.O.C. |
Tipo | Bianco |
Origine | Friuli Venezia Giulia |
Anno | 2014 |
Affinamento | Vasche Di Acciaio Inox |
Grado alcolico | 14,0% |
Formato | 0,75 |
Abbinamenti | Antipasti, Pesce |
Aromi | Mandorla, Salvia, Menta |
Vitigno | Tocai Friulano 100% |
Temperatura di servizio | 8-10° |
La cantina Villa Russiz è un’azienda antichissima, la sua storia infatti inizia ben 150 anni fa, nel 1868, anno in cui avviene il matrimonio tra Elvine Ritter von Zahony ed il conte Theodor de la Tour e a cui segue la donazione da parte del padre di di Elvine di un consistente pezzo di terreno. Il Conte Theodor era già considerato un esperto agrario e viticoltore e non si lascia dunque sfuggire la possibilità di perseguire la sua passione e di farne diventare un lavoro. Da subito si mise all’opera per creare una grande azienda vinicola che avrebbe lasciato il segno: questo è senza dubbio avvenuto, infatti la cantina Russiz è ancora oggi molto apprezzata sia in Italia che nel resto del mondo; si dice che i vini Villa Russiz abbiano conquistato anche lo zar di Russia. La cantina, successivamente, passa di mano in mano, fino ad arrivare alla prima svolta nel 1959 quando Edino Menotti diventa direttore dell’azienda. Quella di Edino è stata una figura di particolare importanza, è infatti grazie a lui che sono state ristrutturate le proprietà e la cantina. A succedere ad Edino è suo figlio Gianni Menotti che si concentra soprattutto sui vitigni che erano stati temporaneamente accantonati: lui gli ridà nuova vita. Oggi l’azienda è guidata dallo stimato enologo Giovanni Genio.