Le origini del Ciliegiolo sono ancora incerte: mentre alcuni sostengono che sia stato importato da pellegrini di ritorno dal Santuario di Santiago di Compostella in Spagna (da ciò l’altro nome di “ci- liegiolo di Spagna”) altri ritengono si tratti di quel “Ciliegiolo dolce” descritto dal Soderini nel Seicento e quindi di origine assolutamente autoctona. Coltivato in Maremma da oltre 170 anni, il Ciliegiolo trova qui il suo habi- tat ideale.Il nome deriva dalla parola “ciliegia” ma probabilmente l’assonanza si deve più alla forma dell’ acino (grande e ben rosso) più che ai sentori di ciliegia che possono essere riscontrati nel vino che se ne ottiene. Data la bassa acidità i vini Ciliegiolo in purezza sono estremamente rari in Italia, nonostante le sue spiccate caratteristiche di frutto e l’importante grado alcolico: il Ciliegiolo del Grillesino rilegge questa varietà e ne fa un vero e proprio omaggio alla piacevole fruttuosità: di facile beva è un vino estremente versatile che può essere servito anche fresco per accompagnare le classiche pietanze estive.