È la storia di un’antica melodia perduta nel tempo e che ritrova la sua grande gloria in un vino simbolo dell’essenza liquida del territorio siciliano. Le note melodiose del Ribeca, antenato del violino, seducono per la coinvolgente sobrietà del frutto del Perricone, preservando l’incantevole personalità di una varietà oggi poco diffusa ma ricca di storia, che solo Firriato ha avuto la vocazione eroica di reimpiantare dopo decenni di assenza, nella Tenuta di Pianoro Cuddia. Il Perricone è il vitigno più difficile, con acini piccoli e rese incerte che variano in base all’annata. La difficoltà all’adeguamento ai suoli rende Pianoro Cuddia l’unico territorio che riesce a dare al Perricone un alto livello qualitativo, comportando una sfida costante per Firriato. Le uve del vitigno autoctono regalano ad ogni sorso un’armonica sinfonia del palato, impreziosita dalla sensualità dei piccoli frutti rossi che permettono l’abbandono ad un’acronica contemplazione di quello che è stato e di ciò che potrebbe ancora essere.