Da una delle zone più impervie della Valtellina nasce l' Inferno "Carlo Negri" di Nino Negri. Il nome è dovuto alle temperature estreme che si registrano in estate lungo gli scoscesi pendii della valle, tanto da arrivare a richiedere un tipo di agricoltura eroica. L' Inferno "Carlo Negri" è prodotto da uve Chiavennasca, il nome locale dato al Nebbiolo ed è frutto di una meticolosa selezione delle uve che affinano prima in botti grandi di rovere e poi in barrique. Vino dal gusto intenso,equilibrato e morbido dal color rosso rubino acceso. Si presenta con un bouqet olfattivo ampio che spazia dalla frutta scura matura sino a speziature come il sandalo o la cannella, passando per erbe aromatiche e sfumature di lavanda. Morbido e rotondo al palato come al naso è ben equilibrato grazie ad un'ottima freschezza ed alla traccia minerale che accompagna la beva.
Cantina | Nino Negri |
Denominazione | Valtellina Superiore D.O.C.G. |
Tipo | Rosso |
Origine | Lombardia |
Anno | 2016 |
Affinamento | Botti Di Rovere, Barriques |
Grado alcolico | 13,5% |
Formato | 0,75 |
Abbinamenti | Bresaola |
Aromi | Lampone, Cannella, Lavanda, Chiodi di Garofano |
Vitigno | 100% Nebbiolo |
Temperatura di servizio | 16-18° |
La storia della cantina Nino Negri ha inizio nel 1897, anno in cui l’omonimo fondatore decide di dar vita a questa azienda trasferendosi da Aprica a Chiuro. La piccola attività continua ed inizia ad ingranare fino al 1925, anno in cui la ditta viene ufficialmente registrata alla Camera di Commercio. Nel 1927 arriva il momento di Carluccio, figlio di Nino, che apporta significative modifiche all’azienda di famiglia, tali da rinnovarla completamente e lanciarla nel mercato nazionale ed internazionale. Carluccio Negri ha un forte spirito d’iniziativa ed è un uomo lungimirante, il che gli permette di sperimentare sempre nuovi metodi e tecniche che, puntualmente, si rivelano azzeccati. Con il crescere dell’azienda aumenta di conseguenza anche il numero di lavoratori, che nel dopoguerra arriva a più di trenta. Nonostante la fiorente azienda di famiglia, le nipoti di Nino negri non sono interessate alla gestione della cantina che, di conseguenza, viene venduta alla società Winefood. La cantina negri viene poi successivamente ceduta alla cooperativa Gruppo Italiano Vini, che è in grado di riportare al suo antico splendore una delle cantine più rinomate e conosciute della Valtellina. Una storia travagliata quella della cantina Negri ma che si conclude con un lieto fine: i vini Nino Negri sono ancora tra i più apprezzati nel territorio Valtellinese.